“Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:
A essere contento senza motivo.
A essere sempre occupato con qualche cosa.
A pretendere con ogni sua forza quello che desidera.”
Paulo Coelho
Viaggiare con un bambino è un'esperienza nuova che ci arricchisce come genitori e come esseri umani.
Avere un nuovo piccolo compagno di avventure ci insegna a guardare le cose e a vivere gli eventi in maniera diversa. Con più spontaneità, più
lentamente.
I bambini ci insegnano a ridere e ad emozionarci di fronte alla semplicità.
Il viaggio è la somma di tante emozioni: il piacere della preparazione e dell'attesa, l'adrenalina della partenza, la felicità della scoperta e poi la gioia del ricordo.
Dai 3/4 anni i bambini acquisiscono maggiore consapevolezza, comprendono meglio il senso del viaggio e della vacanza in famiglia, si appassionano a racconti ed aneddoti ed hanno una spiccata curiosità e coinvolgimento nelle attività.
Sin da quando era piccolo (Tracy Hogg insegna), ho parlato ad Alessandro raccontandogli quello che stavo facendo di volta in volta. Mi sembrava un modo di coinvolgerlo e renderlo partecipe delle
nostre attività: il cambio pannolino, il bagnetto, la preparazione della pappa, i giri in passeggino e via via tutte le attività fuori casa (come la spesa per esempio, tasto dolente per molte
mamme).
Ancora oggi con lui faccio così. E lo faccio anche nella preparazione di un viaggio.
Un viaggio comincia con una valigia.
Il modo migliore per coinvolgere i bambini in questa fase è dar loro la possibilità di preparare la loro valigia.
Ovviamente per questa attività servono tempo e pazienza. Bisogna spiegare cosa servirà in viaggio, cosa mettere in valigia, quali giochi portare.
Intorno ai 2 anni e mezzo/3 ho iniziato a chiedere ad Alessandro di preparare prima il suo zainetto dei giochi e poi successivamente la valigia. Guardando ciò che facevo io, imparava ad arrotolare o a piegare per emulazione, ma spesso il risultato era una montagna di vestiti che rendevano impossibile la chiusura della valigia.
Ed ecco che interviene la pazienza.
Oppure il piano B: lui seleziona i vestiti da mettere ed io li metto in valigia (il risultato è quello che vedete in foto). Anche nella selezione dei vestiti serve l'accompagnamento, altrimenti vi trovereste con sole magliette di supereroi e zero pantaloni!
I libri sono una ricchezza e cominciare a leggerli sin da piccoli stimola la creatività e la conoscenza.
Comprare una guida in formato "little traveller" ci aiuta a raccontare tramite le immagini il futuro viaggio e a incuriosire i piccoli viaggiatori.
Renderli partecipi vuol dire creare aspettative, informare e stimolare.
Al ritorno dal nostro viaggio a New York ho trovato su Amazon un libro della collana HELLO WORLD di Ashley Evanson edito da Grosset & Dunlap: piccolo, cartonato, dalla grafica semplice e con le icone della città. Ci ha aiutato a far ricordare ad Alessandro il nostro viaggio nella grande mela, assieme alle foto e ai nostri racconti.
Di questa collana ci sono al momento solo quattro città: NEW YORK, SAN FRANCISCO, LONDRA e PARIGI.
Per il nostro viaggio in Francia ho pensato di acquistare il libro su PARIGI e di mostrare ad Alessandro ciò che avremmo visto nella ville lumière. Quando ha visto dal vivo la Tour Eiffel ha esclamato: "Mamma, come quella del libro!".
Per il viaggio in Finlandia, invece, ho comprato un album di attività di Duggee (un cartone animato dove il protagonista, un dolce cagnolone, è il maestro di una classe di piccoli animali) legate alla natura. Durante il viaggio in treno si è divertito a colorare e a ricordare le forme delle foglie che abbiamo raccolto, gli animali che abbiamo incontrato ecc.
Leggi qui il nostro racconto del viaggio in Finlandia.
Per i bimbi più grandi , dai 7-8 anni, ci sono le guide LONELY PLANET KIDS che raccontano la destinazione con aneddoti curiosi e divertenti.
Per non vanificare la preparazione fatta a casa, durante il viaggio occorre rendere i bambini parte attiva della giornata per evitare che si sentano solo “portati in giro”.
Così come condividete con il vostro parter l'organizzazione della giornata, fatelo anche con il vostro bambino.
Durante l'ultimo viaggio nella Valle della Loira, ogni mattina Alessandro chiedeva: "Mamma, quanti castelli visitiamo oggi?" (Leggi qui il racconto completo del viaggio tra i castelli della Loira).
Forse non sarà entusiasta al 100% del vostro serratissimo programma e della tabella di marcia, ma perlomeno saprà cosa aspettarsi dalla giornata.
Se non state andando a Disneyland (leggi qui il mio racconto sui parchi) o in un family hotel ma il vostro viaggio prevede un tour tra varie località, potreste non trovare attività espressamente indirizzate ai piccoli.
In quel caso dovete lavorare con l'immaginazione e la pazienza per incuriosire vostro figlio mentre visitate il Louvre (per esempio facendo una "caccia al tesoro" con la mappa del museo) oppure preparare il viaggio individuando in precedenza dei luoghi adatti a loro.
Inserite nel vostro programma anche attività adatte ai bambini, come un museo interattivo, l'acquario, lo zoo, un parco tematico oppure qualche attrazione che li faccia divertire, come per esempio una ruota panoramica.
Ogni bambino ha il suo carattere e apprezzerà le attività in maniera differente. Sicuramente non si esalterà di fronte alle luci dell'Empire State Building come voi, ma se gli raccontate che Spiderman si arrampica sui muri di New York, allora il viaggio avrà un sapore diverso per lui.
Vi racconto qualche aneddoto:
Qualche consiglio per far sì che i bambini apprezzino il vostro viaggio:
Il viaggio non finisce mai.
Una volta rientrati a casa subentra la terza fase del viaggio, il ricordo.
Per questo cerco di raccogliere i momenti vissuti insieme, i luoghi visitati, le esperienze vissute attraverso le foto, i video, i racconti e i souvenir di viaggio.
Perchè anche a distanza di tempo mio figlio ricordi queste giornate trascorse assieme alla sua famiglia.
Mi piace prendere i nostri fotolibri e sfogliarli insieme, guardare i nostri ricordi e rivivere il viaggio.
E voi cosa fate per rendere partecipi i vostri figli?
10 Maggio 2018
Elisa Piccoli Grandi Viaggiatori (domenica, 30 settembre 2018 18:39)
Anche io mi concentro sui fotolibri al ritorno, da sfogliare insieme, è cerco parchi gioco o altre attività per coinvolgerli. Però con le guide stampate per bambini mi hai dato proprio una bella idea per coinvolgerli anche prima...soprattutto d'ora in avanti che la più grande ha compiuto 5 anni!
Laura (martedì, 05 giugno 2018 22:40)
Quanti consigli utili per organizzare al meglio una vacanza in famiglia. L'idea del foto libro mi sembra davvero carina, come quella delle guide o album con adesivi sul tema del nostro viaggio.
Zucchero Farina in viaggio (giovedì, 17 maggio 2018 22:07)
L’ultimo lavoretto a casa nostra è stata la preparazione di un vulcano che eruttava lava.. divertente perché è stato un gioco, istruttivo perché hanno capito cos’è un vulcano e come funziona e di ispirazione perché non vedono l’ora di vedere il vulcano !